Dispersione scolastica – Ricerca del MIUR

Dispersione scolastica in Italia

Il fenomeno della dispersione scolastica colpisce maggiormente i cittadini stranieri rispetto a quelli italiani

La dispersione scolastica colpisce di più i bambini stranieri
La dispersione scolastica colpisce di più i bambini stranieri rispetto a quelli italiani

Per la secondaria di I livello, la dispersione scolastica colpisce maggiormente i cittadini stranieri rispetto a quelli italiani

Il fenomeno della dispersione scolastica si presenta in diminuzione.

Tra il 2016/2017 e il 2017/2018, la percentuale di abbandono nella Secondaria di I grado, risulta pari all’1,17%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata dell’1,35%.

La percentuale di abbandono nella Secondaria di II grado risulta pari al 3,82%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata del 4,31%.

Gli stranieri nati all’estero, con una percentuale del 4,2%, sembrano essere in situazione di maggiore difficoltà rispetto agli stranieri di seconda generazione

I nati in Italia, hanno riportato una percentuale di abbandono complessivo del 2,2%.

Anche per la scuola di II grado, è evidente come siano maggiormente i cittadini stranieri a lasciare la scuola rispetto a quelli italiani.

L’approccio utilizzato per lo studio si basa sull’analisi dei cinque “tasselli della dispersione”. Congiuntamente, formano l’insieme degli studenti che escono dal sistema scolastico e formativo relativo agli alunni che:

  • frequentano la Scuola secondaria di I grado e che interrompono la frequenza, senza valida motivazione prima del termine dell’anno scolastico (abbandono in corso d’anno)
  • hanno frequentato l’intero anno scolastico (il I e il II anno di corso della Secondaria di I grado) e che non passano nell’anno successivo né al II e al III anno in regola, né al I e al II anno come ripetenti, né alla Secondaria di II grado (abbandono tra un anno e il successivo).
  • hanno frequentato l’intero anno scolastico, il III anno di corso della scuola secondaria di I grado, e che non passano nell’anno successivo alla Scuola secondaria di II grado.
  • frequentano la Secondaria di II grado e che interrompono la frequenza, senza valida motivazione prima del termine dell’anno (abbandono in corso d’anno).
  • hanno frequentato l’intero anno scolastico (dal I al IV anno di corso della scuola secondaria di II grado), che non passano nell’anno successivo né al II, III, IV e V anno in regola, né al I, II, III e IV anno come ripetenti (abbandono tra un anno e il successivo).

La domanda quindi nasce spontanea: il sistema di istruzione prevede dei programmi per arginare il fenomeno?

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